*immagine evocativa da Pixabay di Nastogadka
di Paolo Cavaleri
Iniziativa alla sua IV edizione effettiva, attiva dal 2017 e fermata per le chiusure sanitarie, ridarà vita a incontri mirati di Pet-Therapy dove i cani, accompagnati da educatori cinofili e veterinari che ne analizzeranno il comportamento, saranno nuovi compagni per i detenuti del carcere circondariale de “Le Sughere” di Livorno.
Questo il Progetto Ulisse, volto a uno studio pedagogico per il miglioramento delle interazioni umane nella natura con gli amici a quattro zampe, che si è presentato con una conferenza stampa sabato 16 ottobre alle ore 11:30 presso la tenuta “La Cuccia Nel Bosco” in Via dell’Ecologia 2 a Livorno.
Presenti gli operatori e alcuni stakeholder che hanno presentato la vera e propria Mission: Alessia La Villa, educatrice del carcere, Lorella Fulceri e Cecilia de Grandis, come rappresentanti della Cooperativa “Melograno”, gestore del canile, Barbara Bellettini in rappresentanza della realtà educativa “Do Re Miao” e infine Marco Bravi Presidente del Consiglio Nazionale dell’ENPA (Ente Nazionale Protezione Ambientale).
-“ Grazie alla compagnia terapeutica dei cani migliora il rapporto fra detenuto e agente di polizia penitenziaria, testimone di questo è anche il materiale fotografico ideato. Inoltre, nei progetti passati sono stati anche raccolti delle fonti molto importanti, scritti pensati, come lettere stese direttamente dagli interessati dell’Isola di Gorgona raccolti poi in un libro. Anche i bambini hanno potuto vedere come i loro papà sviluppino una sensibilità per gli animali ” – .
Questo afferma La Villa lasciando parola a Fulceri e De Grandis che continuano:
-“ Le nostre anime canine escono dalla struttura aiutando le persone … non siamo nuove a questi itinerari, abbiamo già avuto esperienza con un progetto di terapia assistita a Livorno, a Scarlino e a Massa Marittima, anche con strutture per disturbi mentali e asili per i più piccoli. Cerchiamo di rimanere sempre aperti anche per far visitare l’intera oasi naturale a persone interessate ad adozioni ”- .
Dunque, una opportunità dal grande cuore che richiama a un’anima educante che, nel suo rapporto ancestrale fra uomo e animale, vuole ricordare uno dei più grandi amici e testimoni dell’uomo in tutta la sua storia, antica e moderna.
-“ L’animale non ha concetti o pregiudizi, esso aiuta l’autentica interazione favorendo una comunicazione senza filtri … anche a Torino abbiamo avuto delle intenzioni simile ma guardando alla natura felina dei gatti: essere dei volontari per noi non significa essere dilettanti bensì professionisti, ed esseri umani significa anche trattare bene gli animali ”- dice Bravi,confermando come realtà che hanno sane intenzioni possano unirsi e fare grandi cose.
Passione, dedizione e compassione per un trittico emotivo che offre 24 ore su 24 un verde spazio a molti animali, dove veterinari, operatori zoologici, educatori e volontari, ricordano come le persone possono migliorare non solo la vita di un’anima canina ma anche la loro stessa esistenza per avere il privilegio di allargare la propria famiglia … non solo quindi compagni di gioco, ma anche compagni di vita.